bosco verticale di Milano

Architettura sostenibile: 5 esempi italiani

Cosa hanno in comune lo stadio della Juventus a Torino e il Bosco Verticale a Milano? All’apparenza nulla, ma in realtà sono entrambi ottimi esempi italiani di architettura sostenibile, un nuovo modo di concepire l’edilizia per un futuro più green. In questo articolo scopriamo insieme come e perché l’architettura sostenibile è così importante per l’ambiente e quali vantaggi comporta non solo per il pianeta ma anche per la nostra economia e per la nostra salute.

 Architettura sostenibile: che cos’è?

L’architettura sostenibile è un nuovo approccio culturale introdotto nell’ambito dell’architettura, che persegue come obiettivo sia la progettazione che la costruzione di edifici a basso impatto sull’ambiente. In altre parole piuttosto che un ramo dell’architettura tradizionale, l’architettura sostenibile è un nuovo modo di concepire l’edilizia, tendendo a ridurre al minimo l’impatto ambientale degli edifici sia nella scelta dei materiali in fase di progetto che nelle fasi di costruzione. 

Ma quali sono i fattori che consentono di definire sostenibile un edificio?

  • Efficienza energetica –  Gli edifici sostenibili sono dotati di impianti energetici ad alta efficienza che utilizzano fonti rinnovabili e dunque sono autonomi dal punto di vista energetico. Ad oggi un edificio può sfruttare molteplici tecnologie che possono garantire un minimo impatto ambientale senza rinunciare all’efficienza come ad esempio i pannelli solari per la produzione di elettricità o una pompa di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti.

Vuoi scoprire di più sull’efficienza energetica? Leggi l’articolo Efficienza Energetica: cos’è e come migliorarla

  • Materiali naturali, riciclati e riciclabili –  La scelta dei materiali da costruzione è un passo fondamentale per poter realizzare un edificio sostenibile dato che ogni materiale, con le sue caratteristiche, ha il suo impatto sull’ambiente. Proprio per questo motivo il legno è uno dei materiali preferibili nell’architettura ecosostenibile ma vengono impiegati tanti altri materiali in base alla loro natura e alle loro proprietà. Infatti oltre al legno vengono impiegati il sughero – considerato tra i migliori isolanti termici per l’edilizia – la paglia, che ha proprietà fonoassorbenti, e la canapa, che unita alla calce assicura isolamento termico e acustico e alta resistenza al fuoco. Altri materiali naturali impiegati nella realizzazione di un edificio sostenibile sono il gesso, il bambù, la fibra di juta, la lana di roccia, la fibra di cellulosa, l’argilla espansa e vernici di origine naturale.
  • Impatto della struttura sull’ambiente –  La costruzione di un edificio non deve stravolgere o modificare l’ambiente in cui verrà realizzato, dunque ad esempio in fase di progettazione è opportuno considerare con estrema attenzione il sito di edificazione.
  • Utilizzo dell’acquaProgettare un edificio sostenibile significa anche salvaguardare le risorse idriche e sfruttare strategie efficienti di utilizzo dell’acqua attraverso sistemi di recupero. Infatti grazie ad un impianto di raccolta dell’acqua piovana, un edificio sostenibile può ridurre al minimo il suo fabbisogno energetico, compreso quello di acqua. 

Gli edifici residenziali che possiedono questi criteri vengono chiamati case passive o passive house. Queste abitazioni sono realizzate con materiali completamente naturali e consentono di limitare al massimo o eliminare del tutto il consumo di energia. Ad esempio queste case sono spesso alimentate da impianti solari e sono costruite in legno, un materiale naturale che offre isolamento termico ed ha proprietà traspiranti. 

L’architettura sostenibile: le origini

L’architettura sostenibile ha origine nella bioedilizia, una tecnologia di costruzione tedesca degli anni Settanta del secolo scorso. Tra i fondatori della bioedilizia possiamo citare l’architetto tedesco Karl Ernts Lotz, considerato il pioniere dell’architettura sostenibile. Lotz sosteneva che la casa è come una “terza pelle”: deve essere in grado di proteggerci e di poter “respirare”, cioè deve avere la possibilità di continui scambi con l’ambiente esterno che la circonda.

L’architettura sostenibile considera l’impatto dell’edilizia non solo sull’ambiente ma anche sull’economia. Infatti grazie all’architettura sostenibile possiamo assistere ad un fenomeno di economia edilizia circolare, perché è protagonista non solo nella fase di progettazione di costruzione di edifici, ma anche nella loro fase di dismissione. 

È il caso dei cosiddetti “cantieri circolari”, dove attraverso il riciclo dei materiali di scarto, si recuperano e si dà nuovo valore alle materie prime ricavate dalla demolizione di vecchi edifici per la realizzazione di nuovi. 

5 esempi di architettura sostenibile in Italia

Allianz Stadium

L’Allianz Stadium (o Juventus Stadium) a Torino è un esempio significativo di “cantiere circolare” e dunque di architettura sostenibile in Italia. Nato dalle ceneri del vecchio stadio “Delle Alpi”, lo stadio di proprietà della società calcistica Juventus F.C. è stato inaugurato nel 2011 dopo 2 anni di lavorazione ed è il primo stadio eco-compatibile del mondo. Infatti è stato realizzato grazie al recupero di 40mila metri cubi di calcestruzzo che sono stati selezionati, frantumati e riutilizzati come base del nuovo ambizioso progetto. Inoltre riducendo al minimo l’impiego di nuove materie prime, questo “cantiere circolare” ha permesso un risparmio economico di oltre 2 milioni di euro. La sostenibilità dell’edificio è testimoniata dalla presenza di sistemi energetici ad alta efficienza come teleriscaldamento e pompe di calore per la produzione di acqua refrigerata.

Bosco Verticale

Il Bosco Verticale a Milano è uno degli esempi di architettura sostenibile più famosi in Italia, e non solo. Si tratta di un complesso di due palazzi residenziali a torre rispettivamente di 26 e di 18 piani. Venne progettato dall’architetto Stefano Boeri ed è situato vicino alla stazione ferroviaria di Porta Garibaldi. Premiato nel 2014 come “grattacielo più bello e innovativo al mondo”, il Bosco Verticale prende questo nome perché i due palazzi accolgono sulle loro facciate una grande quantità di vegetazione che corrisponde all’estensione di due ettari di bosco. Si tratta di un sistema vegetale che comprende 711 alberi, 5.000 arbusti e 15.000 piante floreali perenni, distribuite sui balconi dei palazzi in modo irregolare. Le piante vengono irrigate grazie a un sistema centralizzato di pompe di calore e di sensori che filtrano l’acqua di falda, la stessa utilizzata anche per gli impianti di condizionamento. Il Bosco Verticale, grazie alla sua vegetazione, contribuisce alla creazione di uno speciale microclima al centro di una grande città come Milano, in grado principalmente di depurare l’aria assorbendo particelle di CO2 e polveri sottili. (Bosco verticale – immagine in copertina)

Gioia22

Gioia22, rinominato la Scheggia di Vetro, è un grattacielo ecosostenibile di recente costruzione nel cuore di Milano. I suoi vetri caratteristici sono progettati in modo da schermare il calore e allo stesso tempo di far filtrare la luce all’interno degli ambienti. Infatti all’interno sono presenti dei sensori che regolano automaticamente la luce elettrica sulla base della luce naturale in modo da garantire il massimo contenimento dei consumi. Nell’edificio è presente un sistema di riscaldamento a pompa di calore che utilizza l’acqua di falda presente nel terreno. La stessa acqua di falda, portata a una temperatura di 15°, rinfresca l’edificio nei mesi estivi.

Nido D’Infanzia La Balena

Il Nido d’Infanzia “La Balena” a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia rappresenta un ottimo esempio di struttura eco-friendly e può essere definito un vero e proprio asilo del futuro. Questa struttura nasce in seguito alla distruzione di numerosi edifici pubblici e privati provocata dal sisma che nel 2012 colpì l’Emilia Romagna. “La Balena” è progettata per ospitare fino a 120 bambini ed è interamente costruita in legno, assicurando all’edificio un’elevata coibentazione termica. L’edificio è anche provvisto di un moderno sistema di recupero dell’acqua piovana che, in combinazione con una pompa di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli interni ed un impianto a pannelli solari, rende l’edificio quasi completamente autosufficiente in termini di fabbisogno energetico. Un’altra caratteristica importante è la massiccia presenza di vetrate e superfici trasparenti che permettono alla luce naturale di illuminare le stanze in modo da ricorrere il meno possibile all’illuminazione artificiale. Edificio all’avanguardia e realizzato in modo da creare una fusione tra ambiente esterno ed ambiente interno, la Balena è anche un edificio altamente sicuro, antisismico e progettato con grande attenzione e interesse sia per sostenibilità ambientale che per il comfort dei bambini che lo frequentano ogni giorno. 

La balena architettura sostenibile

Fiorita Passive House

Fiorita Passive House di Cesena rappresenta la prima multiresidenza sostenibile sul territorio nazionale ed è la prima certificata al Passive Hause Institute di Damstraat, punto di riferimento internazionale per gli standard delle case passive. Le 8 unità immobiliari che compongono il complesso residenziale non emettono emissioni in atmosfera e nessuno degli edifici è allacciato alla rete del gas. il Fiorita Passive House è stato realizzato principalmente in legno strutturale e la particolarità è che ogni appartamento è dotato esclusivamente di un impianto di ventilazione meccanica controllata: non esistono caldaie, riscaldamento a pavimento o termosifoni. Ogni appartamento è dotato di una pompa di calore che permette il riscaldamento e il raffrescamento sia degli ambienti che per la produzione di ACS. Inoltre la pompa di calore è associata ad un impianto fotovoltaico per garantire una piena autonomia energetica.

Sai cos’è l’ACS? Scoprilo con l’articolo Acqua calda sanitaria: come produrla in modo sostenibile

L’architettura sostenibile: i vantaggi

Attraverso diversi studi recenti, la scienza ci ha dimostrato che per poter condurre una vita sostenibile, in primo luogo bisogna considerare attentamente le caratteristiche della propria abitazione. Infatti il luogo per l’edificazione, l’orientamento ottimale della costruzione nei confronti dell’esposizione solare e dei venti e i materiali da utilizzare sono elementi importanti per avere una casa in cui vivere in modo sostenibile.

Sicuramente ciò che rende molto attrattiva la bioedilizia è il benessere di chi abita in una casa costruita con i criteri descritti all’inizio dell’articolo. Soluzioni tecnologiche ed efficienti come la pompa di calore o il fotovoltaico aumentano il benessere di chi abita perché rendono la casa più efficiente.

Infatti un edificio ecosostenibile comporta vantaggi non trascurabili in termini di:

  • efficienza dei costi – Gli edifici sostenibili sono progettati per sfruttare al minimo la produzione di energia e di utilizzare al massimo le fonti naturali a disposizione, sempre nel rispetto dell’ambiente circostante. Per esempio, un edificio sostenibile è progettato per essere illuminato il più possibile dalla luce naturale.
  • comfort – Le case passive sono progettate per garantire la massima vivibilità degli spazi interni, in modo da salvaguardare il benessere di chi ci abita. Ad esempio un edificio climatizzato attraverso la ventilazione meccanica e la pompa di calore – come accade nella Fiorita Passive House – è in grado di dare una sensazione di maggiore caldo in inverno e più fresco in estate.
  • salute – Vivere in una casa amica della natura promuove la salute dell’ambiente, ma soprattutto la nostra. L’utilizzo di materiali di costruzione naturali e l’impiego di fonti rinnovabili infatti limitano le emissioni nocive e inquinanti ed eliminano la formazione di muffe e condense dannose per la salute.
  • valore commerciale dell’immobile nel tempo – Un edificio sostenibile come ad esempio una casa passiva può accrescere nel tempo il suo valore commerciale grazie alle tecnologie ad alta efficienza energetica che sfrutta per autogestirsi in termini di consumi, alla ricerca accurata dei giusti materiali e ai processi – spesso tecnologicamente avanzati – utilizzati in fase di progettazione e costruzione dell’immobile.

L’architettura sostenibile è dunque un’opportunità per salvaguardare la bellezza del nostro pianeta e per preservare la nostra salute e la nostra economia.